martedì 30 novembre 1999

Tunnel col Lust Minute e YouTube

Ieri sera è stata la serata che ha deciso il mio destino in rapporto col Tunnel. L'ultima volta in questo locale, in occasione del Lust Minute, fu una grande delusione per quanto riguardava il pubblico presente. Ieri sera, quindi, ci siamo recati in quel locale con in testa un pensiero: stasera decideremo se venire ancora, in futuro, o se arrenderci alla massa di Bellazzzìo.

Appena arrivati, ho visto che la gente in attesa di entrare (detto anche il pubblico fumante) era ben diversa da quella dell'ultima volta.. il mio sguardo si è concentrato su di un ragazzo in particolare: guardandolo, ho notato che avrebbe potuto avere più o meno la mia età. Osservando poi tutta l'altra gente, anch'essi avevano lo stupendo requisito base di 25+ anni.

Dopo essere entrati ed aver pagato - con il ragazzo alla cassa che mi ha salutato un po' come se ci conoscessimo -, ci ha accolti un locale con la quantità giusta di persone, con della buona (!!!) musica di Albert Vorne, con un rapporto di uomo-donna pari a 1 a 1 (si, davvero, 1 a 1!) e, soprattutto, gente come noi, normale, pochissimi Bellazzzìo.. gente che pareva volesse ballare e divertirsi capendo cosa stavamo ballando e sentendo.

Io ero particolarmente assonnato e quindi non molto propenso né alle chiacchere, né a qualsiasi altra cosa che non fosse riempirmi il cuore di una specie di bella malinconia guardando i visuals con vecchi videogiochi degli anni 80 e pensando che io, con quei videogames che tutti stanno osservando pensando "Mado', che vecchiume, va' che grafica", ci giocavo proprio quando erano usciti. Sigh. In particolare mi è rimasto impressa la pubblicità del GameBoy, dove una sorta di extraterrestre/esploratore spaziale (precursore di Halo, direi) dava una console portatile al ragazzino e, giocando a Tetris, veniva sconfitto. Ecco, io quella pubblicità la guardavo e, ai tempi, pensavo "Ahah, guarda che pubblicità, la fanno adesso che, io, il GameBoy, ce l'ho già da tanto tempo".. già, perché grazie alla mia metà giapponese, io, nell'estate dell'89, già ce l'avevo, mentre in Italia sarebbe uscito solo l'anno dopo.

Circa 10 minuti dopo l'ingresso nel locale, comunque, si avvicina questo ragazzo e mi dice "Ci siamo già visti!" ed io ho pensato "Mmmm, ok".. poi mi ha mostrato il suo cellulare e mi ha fatto leggere un sms che aveva scritto - probabilmente pensava che il volume fosse troppo alto perché potessimo capirci parlando - e che diceva "Ti ho visto in un video su YouTube". Al che ho sorriso, ma senza troppo entusiasmo. Già. Perché se fosse stato un altro giorno, gli avrei chiesto quale video, come mai l'aveva visto, come ci era arrivato e tutte queste domande di rito, ma ieri facevo davvero fatica solo a reggermi in piedi, figurarsi avventurarsi in un discorso con una persona che, comunque, sembrava, a pelle, un individuo con cui poter tranquillamente scambiare due chiacchere. Peccato.

All'arrivo in console di Gavyn Mitchell, io e J abbiamo alzato i tacchi (trattamento che una volta riservavamo ad Albert Vorne, il quale, invece, nelle ultime date ci ha sorpresi alquanto) e, dopo una sigaretta all'esterno del locale con incluso Tizio che, con un salvagente in vita, ci chiede di dare un bacino sulla guancia del salvagente stesso, decidiamo di fare un salto alla focacceria/pizzetteria/bar o sarcazzo lì vicino, dove compriamo due focacce ai 4 formaggi per il giorno dopo ed un paio di briosche.

Il Tunnel era il mio locale preferito. L'ultima volta ha rischiato di venire anch'esso infilato nell'oblio dove già erano caduti i Magazzini del mercoledì e il Gasoline di venerdì. Invece è ancora lì, al primo posto, in attesa di venire detronato. Il più tardi possibile, si spera.

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