martedì 30 novembre 1999

Trailando

Esatto, Rocky: le banalità dei Trail of Dead sono più sincere, calde e appassionate rispetto al freddo calcolo musicale attuato dai Tool.

I Tool, da Aenima in poi, mi hanno altamente rotto i coglioni con cose lunghe, pretenziose e quant'altro.. bellissimi suoni, si, ma.. sai come si dice.. self-indulgence a palla.. sentire i tool ad un concerto, per me, è come farsi un bagno caldo in pieno inverno, con tante bolle di sapone: all'inizio godi, aaaaaah, che bello caldo, poi, dopo 20 minuti, ti rompi le palle perché in fondo, stare lì in ammollo a rimuginare su quanto è bello spostare la schiuma da bagno da un lato all'altro della vasca, diventa noioso e improduttivo.

I Trail of Dead sono una delle poche band - tra cui anche i Tool ai tempi del tour di Undertow, questo lo riconosco -  che sono riuscite, al loro primo concerto, ad emozionarmi e a non farmi annoiare nemmeno un secondo nonostante non conoscessi praticamente nessuno dei loro pezzi. Fortunatamente questa volta i pezzi li conoscevo meglio, ma comunque sono stati in grado di meravigliarmi lo stesso. Per tanti motivi, ovviamente:

- la freschezza
- il vero spirito e la vera passione del rock di altri tempi
- il roadie che sale a cantare con loro
- il cantante che, in una sola canzone, riesce a rompere tre corde di chitarra
- il bassista che ne rompe una
- il tastierista ed il chitarrista che mantengono la stessa posizione dall'inizio alla fine del concerto
- una tipa che era lì con loro, la quale ad un certo punto sale sul palco a tenere in mano un cavo perché probabilmente non funziona
- i musicisti che prendono per il culo un roadie perché ha sbagliato a passare la chitarra al chitarrista (chissà cos'avrebbero fatto i Tool? Mi viene in mente Maynard che schianta il microfono a terra e lascia il palco perché non funziona bene.. primadonna..)
- parti del concerto che non ci sono su cd, perché sono proposte solo live.. momento che senti solo dal vivo, come in antichità succedeva con i concerti di musica classica: l'unico momento in cui gli uomini potevano sentire musica era quando andavano fisicamente nei teatri.

E poi se anche i Tool fanno salire i membri dei Trail of Dead per suonare le percussioni durante il loro concerto, qualche cosa di positivo in questa band di Austin lo riconosceranno anche i Tool, no? Questo genere di cose, a mio parere, vengono sempre fatte tra persone che si apprezzano e/o si stimano.

Una cosa ha detto Juliana che mi ha fatto capire perché mi piacciono così tanto dal vivo: la loro imprevedibilità. Da un momento all'altro uno può svenire sotto gli effetti di droghe/alcol, un momento dopo uno ti fa un pezzo suonato egregiamente e quello dopo con errori grossolani.. non è un'imprevedibilità musicale, attenzione, perché comunque loro suonano compatti, sanno bene quello che stanno facendo, ma è un'imprevedibilità che ti lascia in attesa per tutta la durata dello show, mai distogliendo lo sguardo dal palco per non perdersi nemmeno un secondo dello spettacolo. E qui cito anche Matteo, che ha detto di quanto siano amatoriali ma professionali (non ha detto proprio così, il senso è quello).

C'è chi, come me, approfondisce il discorso cercando di conoscerli meglio, c'è chi li conosce superficialmente ed è contento così, e infine c'è chi proprio non li conosce e non gli interessano. Una cosa che comunque accomuna chi li ha visti dal vivo è il riconoscimento del loro valore come band live. E questo qualcosa significherà.

p.s. dire che i Trail of Dead sono banali è un po' da.. persona che non li ha visti dal vivo.. io personalmente i Tool li ho visti parecchie volte e li ascolto da parecchi anni.. credo di poter dare un'opinione ben ponderata e maturata con gli anni.

Video, come anticipato.




9 commenti:

  1. tra tutti tutti, anche io ho trovato i trail of dead molto belli! una band assurda dal chitarrista introverso con occhiale alla lennon e il cantante con camicia nera molto più folk di tutti, al primo tastierista (quello che non ha mai cambiato posto, perché il secondo, dopo il primo pezzo ha suonato la batteria) che secondo è molto più amico dell'introverso chitarrista e poi la doppia batteria a specchio e una confusione di suoni che nessuno di loro, secondo me, ha capito da che parte vogliono andare con la loro musica. AH! e poi non scordiamoci del ragazzo accordatore che saliva sul palco a incitare la folla per poi mettersi di fianco all'altro cantante quello con la maglia marrone, per fare un pezzo che a dire il vero nemmeno ricordo bene. olè!

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  2. Farò finta di non aver letto niente sui Tool, ma concordo sui Trail of Dead. Aspetto la loro prossima venuta in un concerto tutto loro, che questo è stato un coito interrotto

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  3. Uhm, arg, il finale del commento del commento precedente è uscito involontariamente zozzo. Eliminate pure la parte "la loro prossima venuta in" ^__^'

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  4. ma può non piacermi un gruppo considerando che fanno robe banali (per me)?
    Mica ho detto che sono la cosa più merdosa del mondo e mica mi interessa convincere nessuno che a me fanno schifo (ma a quanto pare, altri ragionano in modo diverso).
    I miei ascolti sono diversi dai tuoi e io mi emoziono ascoltando altra roba.
    I Tool a me hanno emozionato molto a Milano e gente che era a bologna pure.
    Quindi sto post-flame è alquanto inutile.
    Come in passato è già accudato sei sempre il solito presuntuoso quando si parla di musica facendo dichiarazioni "oggettive" in un campo dove di oggettivo non c'è proprio un cazzo.

    saluti..

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  5. PS: non ho tempo (e soldi) per vedere live tutte le band a cui sono interessato e devo perdere tempo (e soldi) per andare a vedere un gruppo che su cd mi fa schifo? giusto per rispondere alla tua provocazione finale..

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  6. Eh, ma a me sta bene se dici che per te è roba banale, io ho solo voluto approfondire il mio punto di vista sul perché non trovo i ToD banali e sul perché trovo i Tool, invece, noiosi e freddi, cercando di mettere in luce ciò che ritengo siano i punti forti, che tu, non avendoli visti dal vivo, non hai potuto conoscere..

    @corridrice: chitarrista introverso è fratello del cantante (il cantante non è quello con la camicia nera, nonostante abbia cantato due brani interi, ma quello con la maglietta marron-verde-scolorita tutta oleosa e zozza).. li amo..

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  7. No, rocky, però domenica c'erano anche i Tool, che ti piacciono, e magari i NIN, che non so se ti piacciono..

    A parte questo, non saprei come risponderti perché effettivamente hai anche ragione tu..

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  8. domenica avevo previsto di andare a sentire i Sottopressione all'idropark..che poi ho perso lo stesso per motivi personali..
    Ho voluto evitare di esprimere un parere sui NIN che, pur piacendomi su disco ho visto un loro live piuttosto triste e poco coinvolgente (ed ero praticamente sul palco)..
    Non è detto che per essere coinvolgenti bisogna per forza saltare dai monitor sul pubblico o dare fuoco alla chitarra..

    cmq a conti fatti abbiam ragione entrambi..solo con punti di vista differenti.

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  9. Anche a me i tul mi ammorbano i coglioni come pochi altri.

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