Portia venne chiamata da Alicante mentre passava davanti alla casa di quest'ultimo: lui era un personaggio un po' mistico, un po' trasparente. Il richiamo non fu vocale, ma mentale.
La ragazza entrò nella grande villa e lo incontrò nella sala: insieme divennero uno.
Qualche minuto più tardi le fiamme di un grosso incendio li avvolse totalmente, trasferendo le loro anime nel SecondoMondo.
Da quel giorno, Portia fu costretta a vivere in due posti diversi: di giorno, rinchiusa in una prigione nel nostro mondo, dove poliziotti la controllavano di continuo per accertarsi che non scappasse; di notte, lontana da occhi indiscreti, tornava nel SecondoMondo, dove aleggiava come un'essenza.
Tutto questo per sempre.
(Liberamente ispirato al sogno che ho fatto stanotte)
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