martedì 30 novembre 1999

Musical box e libro

E ci siamo di nuovo, con un post babbo di minchia. Non leggetelo, va', a meno che non vi interessi sapere di Genesis, dei The Musical Box e del mio progetto di libro.

Allora, il libro autobiografico (chiamiamolo così che fa cool ma non so se raggiungerà mai tale forma) ha raggiunto le 24 pagine circa. Juliana mi ha fatto notare che il libro autobiografico "Yakuza moon" è di circa 160 pagine, quindi me ne mancano ancora 140. 'sticazzi. Facciamo però che ci metto qualche pagina bianca qua e là, qualche immagine qua e là e, così facendo, dovrei riuscire a levarmi dalle palle almeno una decina di pagine. Perciò siamo a 130.

La storia me la sono suddivisa in 25 punti chiave per mia comodità e le 24 pagine circa sono 5/25esimi (ho calcolato qualcosa come 250 parole per pagina), ossia 1/5. Se scrivessi 24 pagine per ogni 5 punti, in teoria arriverei a sole 120 pagine.

Mmmmmmmmmmmmmmmm.. quindi cosa posso fare? Mi mancherebbero 10 pagine, che non sono poche. Con cosa potrei riempirle? Con foto porno? Non posso nemmeno riempirle con delle note autobiografiche perché è tutto un libro autobiografico.

Vabbè.

Passiamo ad altro.

Chiedo scusa in anticipo per il modo in cui sto scrivendo, ma mi sento alquanto assonnato, per cui faccio un po' fatica a mantenere il filo, anche tra una parola e l'altra.

Ieri sera, con Juliana, sono andato a vedere i The Musical Box, cover band praticamente ufficiale dei Genesis.

Brani vecchi, suonati alla perfezione; incredibile la voce del cantante, praticamente identica a quella di Peter Gabriel. Sempre il cantante, poi, usa i travestimenti e le movenze di Gabriel. La sensazione che cerco di scrollarmi di dosso, però, è quella di un tizio che ne imita un altro e quindi senza anima, una fotocopia. Certo, chiudendo gli occhi, potrei immaginare di trovarmi negli anni 70, con davanti la vera band. Potrei ma non riesco, perché certe immaginazioni sono troppo difficili per me.

Ogni tanto tiro su la mia macchinetta fotografica, di super-nascosto e con la sciarpa di Juliana sullo schermo lcd per non farlo vedere alle maschere che continuano a girare e a cercare coloro che stanno commettendo l'orrendo crimine di riprendere/fotografare lo spettacolo (il mio schermo lcd non si può disattivare perché non c'è un viewfinder), per fare qualche ripresa dei momenti che preferisco. Solo che, in tutto questo nascondere, non mi accorgo d'usare la macchina in modalità foto e non video.

Quindi duemila foto, tutte davvero brutte.

Uff, cheppalle.

Vabbè, questa la scaletta, a chi interessasse, in ordine sparso, come mi vengono in mente.

Watcher of the skies
The return of the giant hogweed
The fountain of Salmacis
The musical box
The Knife
Get 'em out by friday
Can-utility and the coastliners
Supper's ready

6 commenti:

  1. beh, ma un libro autobiografico a 30 anni??!!! almeno aspetta ancora una quindicina di anni....così vedi che magari le pagine che ti mancano le riempi tranquillamente!

    RispondiElimina
  2. Non è che mi manchino le cose da raccontare, quelle sono anche troppe e le ho già molto scremate..

    Volendo potrei mettere dentro altri episodi, ma il problema, in verità, è che non è facile mantenere vivo l'interesse durante tutta la durata degli episodi e quindi, con la paura di dilungarmi, ad un certo punto taglio un po' corto..

    non sono mica uno scrittore, io.. inoltre, nonostante sia un libro "verosimilmente" autobiografico, non sono ancora riuscito a mettere elementi verosimili: mi sono bloccato a quelli veri..

    RispondiElimina
  3. con una ventina di anni in più vedi che trovi degli episodi con cui tenere vivo l'interesse dei lettori..

    cheppoi l'autobiografia la scrive qualcuno che ha fatto qualcosa di massivamente importante o è famoso.
    Finche in "cosa devo fare" non cancellerai "masatomo superstar" non vedo chi dovrebbe leggere un tuo libro biografico se non le persone che ti conoscono un minimo (ma temo che nemmeno quelle lo farebbero).

    Se poi sei il nuovo Kurt Vonnegut e riesci a mischiare cose verosimili a cose reali e a fantascienza, crei fatti storici che non esistono in periodi storici reali (e viceversa), crei biografie o religioni che non esistono intrecciandole con quelle che esistono, allora:
    1) sei un genio della letteratura e meriti il nobel che non hanno mai dato a Kurt (scandaloso a dir poco)
    2) diventeresti milionario..

    RispondiElimina
  4. Dipende da come interpreti "autobiografia".. perché potrei chiamarla "Avere 30 anni a Milano" e già tutto avrebbe un suono diverso..

    O "melissa p.".. sappiamo bene che un pelo di melissa tira più di un carro di buoi, ma questa emerita chiccazzosei ha venduto libri. E non è Vonnegut (che non conosco ma l'hai nominato tu, quindi), tantomento è un genio.

    O vogliamo parlare del libro tipologia "Bridget Jones"? Una finta autobiografia.

    O ancora del primo libro di Hornby, autobiografia (la relazione dell'autore con il calcio) che ha venduto milioni di copie?

    Non voglio paragonarmi a loro perché c'è l'oceano, ma un'autobiografia (o, come la chiamo io, un'autobiografia verosimile) potrebbe essere interessante se posta in un certo modo. Ed è questa la cosa più difficile, piuttosto che i contenuti. Perché uno che non sa scrivere ma ha mille cose da raccontare potrebbe risultare molto più difficile da leggere rispetto ad uno che non dice cose incredibili ma te le mette giù bene.

    E da autobiografia diventa novella.

    RispondiElimina
  5. beh..così ha tutto un altro senso..l'avevo intesa autobiografia pura..

    che dire, se lo finirai io sarei curiso di leggerlo..

    RispondiElimina
  6. Beh e che dire del batterista mancino e che canta proprio come phil collins?

    L

    RispondiElimina