Che fatica: siamo usciti di casa alle 3.50 circa in taxi, poi sul bus da Centrale fino a Malpensa, poi volo a Monaco, poi volo fino a qui. Birra e vino. Tanti. E devastazione psico-fisica.
Oggi fa alquanto caldo ed il sole brilla forte. Quindi dopo pranzo magari si va su ad abbronzarsi.
Sao Paulo, ai miei occhi, sembra una via di mezzo tra Tokyo e Riccione: grattacieli e palme, strade larghe e stradine piccine, appartamenti su 16 piani e casettine multicolore.
Ieri sera prima cagarella: in un traffico che nemmeno la Tangenziale, fermiamo l'auto per vedere un giga-albero di natale. Intorno gente normale e gente un po' così.. io e J ci perdiamo di vista da un momento all'altro ed entrambi pensiamo al peggio: "Ah, l'hanno rapita o pestata o di tutto" io, "Ah, l'hanno rapito o pestato o di tutto" lei. Che rilassamento. Yo evribadi in da haus.
ahahahah...
RispondiEliminama dai che saudajiiiiii!!!!
però un bel reportage nelle favelas non ce lo fai?
d.