martedì 30 novembre 1999

Apdeci

Che fatica: siamo usciti di casa alle 3.50 circa in taxi, poi sul bus da Centrale fino a Malpensa, poi volo a Monaco, poi volo fino a qui. Birra e vino. Tanti. E devastazione psico-fisica.


Oggi fa alquanto caldo ed il sole brilla forte. Quindi dopo pranzo magari si va su ad abbronzarsi.


Sao Paulo, ai miei occhi, sembra una via di mezzo tra Tokyo e Riccione: grattacieli e palme, strade larghe e stradine piccine, appartamenti su 16 piani e casettine multicolore.


Ieri sera prima cagarella: in un traffico che nemmeno la Tangenziale, fermiamo l'auto per vedere un giga-albero di natale. Intorno gente normale e gente un po' così.. io e J ci perdiamo di vista da un momento all'altro ed entrambi pensiamo al peggio: "Ah, l'hanno rapita o pestata o di tutto" io, "Ah, l'hanno rapito o pestato o di tutto" lei. Che rilassamento. Yo evribadi in da haus.

1 commento:

  1. ahahahah...
    ma dai che saudajiiiiii!!!!

    però un bel reportage nelle favelas non ce lo fai?

    d.

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