martedì 30 novembre 1999

Talk to me

    Talk to me, reveal how lost your life must seem
    All the wonderful things that you could never achieve
    Now you're out of time
    Your life is dry, you're wondering why


Quante volte avrò già riportato questo frammento di testo tratto da "Life" dei Trail of Dead? Boh, forse una sola altra volta. E' solo che, quando lo sento, mi viene in mente l'immagine che il cantante Conrad ha inserito ad adornare il brano nel libriccino del cd (appena riesco a fare uno scan poi la metto qua): la madre impiccata, con la bimba ai suoi piedi che piange, tra libri illustrati ed altri elementi che ora non mi vengono in mente. Fatto sta che il padre non si vede da nessuna parte: non ha ancora sentito il pianto della figlia, e quindi è in qualche altra stanza, oppure semplicemente non c'è nessun uomo?

Certo, la bimba è ancora piccola, quindi non posso paragonare il suo non aver potuto dire tante cose alla madre con il mio, ma a volte richiama alla mia mente la mancata comunicazione che esisteva tra me e mia madre (e che tuttora esiste tra me e mio padre e tra il sottoscritto e mio fratello).

Questa, però, non è la prima cosa che mi viene in mente: le parole del brano mi ricordano di quanto sia sempre stato alla ricerca di una cosa difficile da ottenere e, non avendola trovata - non senza delusioni -, mi ritrovo a pensare, ogni tanto, a quale altra direzione avrei potuto prendere, a quante altre cose avrei potuto fare o vivere.

Solo che poi penso anche al fatto che sono in ritardo parecchio in termini di crescita intellettuale, sentimentale, musicale e tutto-ale: solo ora arrivo a pensare a certe cose; solo ora arrivo a capire certe cose; solo ora riesco a vedere tra una settimana e non solo tra un giorno.

Chissà cosa sarebbe successo se mi fossi svegliato prima.. probabilmente ora non sarei qui a pensare "se avessi fatto questo, se avessi fatto quello".

La chiusura del brano, poi, cantata da una voce femminile, dice le seguenti cose:

    It's hard getting over all the rain
    It's hard getting older all the same


Vero? La prima parte della frase mi fa pensare ad un'eventuale risposta in negativo al "It can't rain all the time" di Brandon Lee nel Corvo. La seconda, invece, è ovviamente legata al ritornello che ho riportato sopra. Perché non è facile invecchiare: c'è chi pensa che sia solo questione di tempo che passa, ma potrei ipotizzare che i secondi che ti vibrano accanto nel loro correre dietro di te in realtà non si allontanino, bensì si trasformino in pensieri legati al passato, per rientrare dentro la tua mente e, da certi punti di vista, arricchirla, ma anche appesantirla.

Il tempo, dunque, diviene pensiero.
Il quando diventa il cosa, che è la tua vita.
Da questa vita, impari. Rimpiangi, ma impari. C'è chi si fossilizza, ossia chi preferisce portare in primo piano questo tempo condensato e continuare, anche inconsciamente, ad asciugarlo.. subito dopo, però, ecco che strizza il panno per far fuoriuscire di nuovo le gocce di rimpianto. Perché tanto è più comodo ripetere ad libitum questa operazione anziché trovare la forza di buttare lo straccio dopo averci raccolto il passato.

No, dopotutto c'è chi è messo peggio di me.

Direi proprio di si.

2 commenti:

  1. l'ultimo paragrafo mette proprio i brividi..

    Non so se perchè è così lucido da essere quasi elaborato da un calcolatore o se perchè ha un tono così terribilmente spietato e sentenzioso..forse entrambe..
    ...mi ha colpito..

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  2. eheh il discorso è complicato anche perchè coinvolge il concetto di "tempo". Il tempo è qualcosa di soggettivo ognuno lo percepisce in modo diverso. L'uomo ha cercato di imbrigliarlo e regolarizzarlo inventando i secondi, i minuti etcetera.. In realtà ognuno percepisce l'evolversi delle cose in modo diverso, in alcuni particolari momenti addirittura sembra che si fermi. Qualcuno narra di essere addirittura andato indietro nel tempo.. Quindi il rimpianto può essere quell'attimo in cui una persona riesce a stretchare il tempo e a far toccare il passato con il futuro e ad annullare il presente creando una sorta di momento illusorio in cui tutto è perfetto.. poi però ti svegli che le sirene della neuro sono forti.. ihihihih

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