Punto della situazione

Non sono mai stato un gran socializzatore nel vero senso della parola: le chiacchiere, tempo fa, le scambiavo come parte di un disegno più grande, ossia quello del flirt con annessi e connessi.
Poi ho totalmente perso l'esigenza di un certo tipo di contatto umano e quindi non riesco più a perdermi in chiacchiere rimorchiose di cui non ricordo poi nulla il mattino dopo.

A tutto questo c'è da aggiungere che mi piace andare a ballare per ballare perché, dovete sapere, quando bevo perdo come l'uso della parola e fatico a focalizzarmi su di un discorso. Ed ho voglia/bisogno di muovermi.. ieri sera il concerto è cominciato verso le 23:27 e noi eravamo là dentro già dalle 21.47.. locale pieno fino all'orlo perché, causa pioggia, la performance è stata spostata dentro.. insomma, fosse scoppiato un incendio saremmo morti tutti.. no, tutti no: noi che eravamo nell'area esterna saremmo sopravvissuti.

Ho provato a fare quello che socializza in un certo modo, come fanno tutti gli altri, che parlano del più e del meno, ma come al solito mi sono ritrovato a parlare con Cristiana - del concorso fotografico, della nonnezza, della musica dei Battles noiosa fino alla noia, di opinioni condivisibili o meno.

Così mi viene da chiedermi come sia stato possibile che sia riuscito a mantenere vivo l'interesse di Juliana per ben 45 minuti (fonte: Juliana, che sottolinea "Non di seguito: 4 minuti cercavi di farmi vedere chi ti aveva dato i lumini, 3 minuti per scambiarci numeri di telefono, 6/7 minuti per ballare, però la prima conversazione è stata di 20 minuti senza interruzioni"), la sera in cui ci siamo conosciuti. Le ho anche chiesto più volte di cosa abbiamo parlato, perché l'unica cosa che mi ricordo è che le avevo proposto di rivederci per sentire un po' di musica, ma non ricordo mai effettivamente su cosa abbiamo scambiato due parole.. forse solo di musica? Ieri sono andato a tagliarmi i capelli.. aspetta, finisci di leggere prima di pensare "e cosa c'entra?".. e Juliana era seduta di fianco a me.. chiaccherava con la sua stylist preferita (guai a dire "parrucchiera", al giorno d'oggi: non è politically correct).. per tutta la durata del taglio della sua frangetta (gratis, ovviamente).. ecco.. io non ci riesco a far 'ste cose.. non mi viene proprio.. ogni tanto la mia parrucchiera (fanculo la politically correctness) mi chiedeva qualcosina qua e là e le risposte erano telegrafiche, non permettendo di proseguire in alcun modo la conversazione.

Voglio praticamente ballare, dicevo. Ultimamente però la scena musicale milanese è un po' peggiorata e non ci sono più le serate che mi facevano danzare per quasi tutta la loro durata. Eppoi io sono stanco. Sempre stanco.

Forse è arrivato il momento, per me, di abbandonare il clubbing milanese? Sono io scoglionato o è proprio la musica che è cambiata? Sono cambiate le mie esigenze (si, ok, di questo sono sicuro) o Marzullo fa domande strane?

Mi sembra di vivere un dejavù: ciclicamente si scopre un locale, si grida al miracolo e si balla. Poi il tempo passa e quel locale non mi piace più. Allora comincio a lamentarmi della musica. Dopodiché appare un nuovo locale/nuova serata e tutto torna ad essere colorato. Per poi ricominciare da capo. Ma io sono stanco. Ed ho sonno. E se la sera prima vado a dormire all'una dopo aver bevuto birra e cocktail e uno shot di room, il mattino dopo sono sfatto.

Oggi sono pure raffreddato.

Voglio andare a casa. A dormire.

E a sperare di rivalutare tutta la situazione stasera, al Lust Minute. Nonostante sia al Magnolia.

Ma se sono già sfatto adesso, dove caxxo voglio andare?!?!