martedì 30 novembre 1999

Ma la privacy non è troppo privata?

Tanti, tanti anni fa, quando a casa si riceveva la bolletta dettagliata di Telecom, i numeri erano tutti in chiaro: io potevo sapere, meraviglia delle meraviglie, chi avevo chiamato, dopo due mesi.
Adesso la bolletta arriva con gli ultimi tre numeri asteriscati: non posso sapere più chi ho chiamato a meno che non sia un numero che riconosco da n cifre.


Oggi, se voglio la mia busta paga, devo prendermela da solo e non può prendermela, che so, il mio amico Antonio, anche dietro mia esplicita richiesta, perché altrimenti si viola la privacy. Di chi? Forse non sarà che non permettendomi di affidare il ritiro della busta al mio amico si starà violando la mia volontà nei confronti di un documento che mi appartiene ed il cui destino è nelle mie mani?


Tra un po', quando suonerò al citofono di qualcuno e mi risponderanno "Chi è?" io potrò rispondere "Non te lo dico perché non voglio violare la mia privacy" e se non mi apriranno la porta potrò magari denunciarli perché mi vorranno costringere a divulgare i miei dati personali senza avermi prima fatto firmare l'autorizzazione al trattamento dei dati.


Che due palle, 'sta burocrazia.

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