martedì 30 novembre 1999

Gita in Giappone

Riporterò le cose un po' a muzzo, come mi vengono in mente, senza una vera e propria logica, perché in fondo, quando si tratta di certe cose, preferisco lasciare al caso la scelta dell'ordine delle parole. Senza un riordino mentale.

In fondo al post, poi, qualche immagine che non finirà probabilmente né sul fotolog tantomento su flickr. Più un piccolo video, ovviamente.

La gita in Giappone è stata, come sempre, molto bella. Stavolta, per la prima volta, ci sono andato con altre 6 persone. E devo dire che ciò fa molta differenza rispetto all'andare in coppia.

La stanchezza è stata tanta, il livello di alcolismo si è mantenuto buono durante tutto il periodo, non ci sono stati screzi tra di noi - tranne qualche litigata durante i primi giorni con Juliana. Sette giorni effettivi sono troppo pochi.. sono probabilmente abbastanza per riuscire ad entrare nell'ottica di qualcosa di così diverso da dove vivo in questo momento.

Finalmente, dopo vari tentativi, sono riuscito a vedere il monte Fuji.

A Tokyo ed Osaka siamo finiti in due Youth Hostels che, purtroppo, chiudevano alle 23, non permettendoci quindi di rientrare più tardi di tale orario. A Kyoto, invece, lo stare dai nonni - con orari quindi un po' da nonni - non ha permesso a me e Juliana di unirci agli altri per provare un minimo di vita notturna, ma in fondo non ha tanta importanza, perché quella posso portarla avanti qui a Milano, no?

Tokyo è sempre incasinata, come me la ricordavo, mentre Kyoto si è dimostrata di nuovo una delle mie città preferite.

Mi piacerebbe andarci a vivere qualche mese, per poter capire meglio se è un tipo di società in cui mi troverei meglio rispetto a quella italiana o se semplicemente la lontananza dal paese in cui sono nato me lo faccia idealizzare all'inverosimile.

Dormire dai nonni;
svegliarsi alla voce di lui che mi chiama "Masatomooooo, shichiji desu!" (Masatomo, sono le sette);
scendere le scale e trovare la tavola imbandita di frutta salata, pan (pane morbido dolce) con burro e marmellata fatta dalla nonna (niente riso e pesce, stavolta);
tossire per le sigarette;
scambiare due chiacchere coi due vecchini che si siedono al basso tavolino bevendo bancha (tè all'italiana, per dire) ed un po' di ocha normale;
tornare a casa con un "tadaimaaaaa" e sentirsi dire un "okaeriiii" come risposta;
andare con gli amici il primo giorno per far vedere loro una tipica casa giapponese ed invece fermarcisi tutti insieme a mangiare vagonate di sukiyaki nonostante avessimo tutti mangiato poco prima e ci sentissimo pieni fino al vomito (io, poi, in verità facevo avanti e indietro e mangiavo ben poco, vedendo quindi i miei amici soffrire alla continuità del cibo portato in tavola dalla nonna);
piangere a dirotto sull'aereo che decolla ad Osaka, temendo di perdere parte di una cultura che per quanto latente si dimostra viva e vegeta;
piangere anche perché, ogni tanto, è bello sentire di avere una specie di famiglia, è bello avere qualcuno che si preoccupa di te anche se magari a primo impatto lo trovi troppo appiccicoso, senti che ti stanno troppo addosso;
capire quasi tutto quanto ti viene detto ma non riuscire a dire le cose;
desistere dal chiedere qualcosa ai nonni perché non sai come spiegarti;
ricevere da tuo padre una telefonata in cui ti dice che i nonni sono stati tanto contenti di andare a mangiare okonomiyaki con te ed i tuoi amici;
sentire tua nonna che ti dice "chissà quando tornerai ancora a trovarci".

Malinconia.




Partenza


In partenza verso terre d'oriente. Con vino anti-volo, ovviamente.



Centrare la mosca


E mi raccomando ammazzate la mosca.



Soprattutto facilmente


Mi raccomando, toccatelo facilmente eh!



Con Ultraman


Ricordi di gioventù passata.



Bello da vedere. E basta.


Bello da vedere. Si. Ma una merda da mangiare.



Marta fa le foto


Facciamo i turisti, che è meglio.



Cartolina tecnologica


Cartolina tecnologica.



Da lassù


Meno male che non si vede la mano che trema.



Proprio morto, eh?


Ciao piccolo pesciolino zombie.



Turisti non per caso


Finalmente il monte Fuji.



Bondage


Perché a noi ci piace il bondage.



Foto di foto


Fotografia di fotografa che fotografa.



Mangia, Juliana


Gnam. Buono. Piccante, vero?



Rientro in stazione


Rientro in stazione per il Nozomi.



Con i nonni siam felici


Perché dai nonni siamo tutti felici (tranne me che non appaio in foto).



Chi glielo dice?


Chi ha il coraggio di dir loro che quello non è un televisore ma un poster?



Insetto con proboscide


Strani incontri in giro per il Giappone.



Turisti non per caso 2


Turisti al Ginkaku-ji.



Un tesoro


Una vagonata di monetine per farci diventare ricchi.



Dj Keisuke e Masao?


Dj Keisuke? E dj Masao? Cosa ci fanno mio fratello e mio padre nei club?



Lì da sempre


Da sempre lì, per sempre lì. La sicurezza di qualcosa che rimane.

8 commenti:

  1. insomma devo sbrigarmi a diventare un tuo amico del cuore se voglio infilarmi nel prossimo viaggio organizzato in Giappone... XD

    RispondiElimina
  2. arigato odaimas masatomo-san per averci fatto da guida e per averci svelato alcuni dei segreti delle tue origini..

    d.

    RispondiElimina
  3. piango...

    che magone tornare a casa e oggi gia' al lavoro.

    Io ci andrei a vivere a Kioto..

    RispondiElimina
  4. Cmq.. alla fine.. un plauso a tt.
    A 'Atomo che ci ha ccompagnato e salvato quando comunicare diveniva complicato, sempre adattabile e disponibile.
    A 'Vide' che parlava e interagiva con qsiasi sconosciuto, contento e allegro come raramente l'ho visto.
    A Fonza, che mi ha fatto tanto divertire e che nascondeva le sue malinconie
    A Julie sempre disponibile e discreta.
    A Lollo, con le sue cuffie, i suoi silenzi, i suoi racconti.
    A Cri, con il Gprs incorporato, che ci seguiva allegra anche quando la stanchezza la sopraffacieva.
    Ai nonni cosi belli che veniva da piangere.
    Ai giappo, sempre troppo gentili.
    Al Karma, ai panini al salame, al ramen di Cri, ai templi, ai cessi con il bidet, ai treni superveloci, ai triangoli di riso, all'ashai..
    A questo paese, il cui assaggio e' stato intenso e profondo.

    RispondiElimina
  5. my mind is still there
    ..incredible..

    As usual, I liked so much what you wrote my gordo.
    Emotions taht still so big inside

    Ti amo.
    Juliana

    RispondiElimina
  6. che bello, per un attimo sono tornata là.

    RispondiElimina
  7. si ma che roba la vita...

    sono contenta e emozionata per tante cose.

    felicità per tutti nelle nostre diversità, nei nostri legami, nei cambiamenti, nei motivi, nelle bellezze, nelle risate e anche per forza nei pianti, abbracci, chiacchiere...equilibri, giochi di forze...

    come mi piace il viaggio che facciamo...

    grazie a tutti.

    RispondiElimina
  8. che bel blog! beati voi che siete andati in giappone, ci voglio andare anche io prima o poi, e spero che la lingua di quel paese rientrerà nei miei studi del prox anno!
    spulciando un po il tuo blog mi viene da pensare che tu sia di origine giapponese e che la tua fidanzata sia brasiliana...e tutti e due parlate benissimo ANCHE l'italiano e l'inglese o sbaglio???

    ...:'( mi commuovo !

    RispondiElimina