martedì 30 novembre 1999

Fine della genesi

Rieccomi a Milano dopo un weekend da totale turista: con Juliana ho girato su e giù per Roma. A piedi. Già.

Sarò breve perché sono a pezzi, comunque giovedì sera si va alla festa della compagnia, in una villa molto, molto bella. Il party.. è stato ok.. vino frizzante gratuito per tutta la sera, spaghetti alla carbonara (credo) ed un po' di caviale (piccolo piccolo) su pezzettini di pane.

Il giorno dopo tour di Roma by bus - quello scoperto, per intenderci - al mattino che, mentre gli altri riposavano, ho ripetuto da solo nel tardo pomeriggio, in attesa che arrivasse J da Milano.

Cena in una trattoria con colleghi milanesi e romani - bucatini all'amatriciana - e alle 23.15 circa io e J ci stacchiamo dal gruppo per avviarci verso l'ostello, così da essere freschi e riposati per la lunga giornata di sabato - il giorno del concerto. Felici e contenti, rassicurati dai colleghi romani - "In 45 minuti circa siete là" - decidiamo di percorrere i circa 10km che ci separano dai nostri letti a piedi, per vedere com'è Roma by night.

Quando mai.

All'1.30, orario di chiusura, varchiamo coi nostri piedi stanchi e sanguinanti la porta dell'ostello. E buonanotte.

Il giorno dopo decidiamo di visitare fino al primo pomeriggio la Roma by day. Dopo qualche fontana e piazza e monumenti e quant'altro, ci avviamo verso il Circo Massimo dove, verso le 21.30, cominceranno a suonare i Genesis. Peccato solo che siano le 15.30 e che il sole mi stia sciogliendo le unghie dei piedi, lacerati e stanchi dall'ulteriore camminata.. si, perché noi, non felici delle due ore a sgambettare della sera prima, abbiamo comprato un biglietto giornaliero per i mezzi che, intelligentemente, non abbiamo praticamente usato se non alla sera, al termine del concerto.

Non mi soffermerò sulla performance, di cui potete vedere spezzoni nei due video (separati a causa della politica del "No video oltre i 10 minuti" di YouTube), se non per dire che, alla fine, Peter Gabriel non si è fatto vedere. Vabbè.

Il giorno dopo il concerto, sveglia ancora più presta per recarci a San Pietro, dove vorremmo vedere il puntino bianco là alla finestra, il boss della chiesa. Arriviamo tardi. E anche se fossimo arrivati in orario, non l'avremmo visto perché oggi ho saputo che egli è in vacanza. Il santo dad. Il nostro giro continua, siamo distrutti e i miei piedi, in particolare, diventano blu e pezzi di carne marcia cominciano a staccarsi e io comincio a mangiare braccia e gambe della gente e.. uhm.. no, quello era un altro film.. ok.. dicevo.. torniamo a mangiare alla trattoria di cui sopra e poi, finalmente, prendiamo i nostri posti sul treno, che arriverà con un'ora di ritardo.

Io, sinceramente, mi sento alquanto stanco.

Però ne è valsa la pena.

Non tanto per il concerto quanto per la qualità del tempo che ho passato con J girando per la nostra capitale.

p.s. il video dei nonni lo metto su domani, che l'ho dimenticato a casa..

Zzzzzzzzzzz..

Concerto dei Genesis, parte 1/2


Concerto dei Genesis, parte 2/2


2 commenti: