Per comodità mia, riposto la mia "cronaca" dell'evento dell'anno scorso, con tanto di fotografie, giusto per farvi capire cosa è stato e cosa, con grande speranza nel cuore, spero sarà di nuovo quest'anno.
Rileggendo il materiale, mi rendo conto che in alcun modo sono riuscito a mettere per iscritto la giornata, perciò usatelo solo come bozza di un dì all'insegna del bordello. O, come direbbe Juliana, è un progetto di cronaca.
So solo che mi divertirò (nonostante sappia che quando le aspettative sono alte il risultato finale viene sempre in qualche modo sopravvalutato).
Buona visione/lettura.
![]() | La giusta chiusura di un weekend come quello appena passato (partito mercoledì sera ai Magazzini, con una piccola pausa giovedì) è stato il Mayday 006. In verità mi ero ripromesso di non toccare alcolici perchè già la sera prima al Ragoo avevo notato d'aver quasi raggiunto la saturazione, ma tra Davide che si presenta da me con quattro birre e l'euforia di una manifestazione del genere de-genere non ho potuto mantenere la promessa, comunque già debole sin dall'inizio. Partiti da Porta Ticinese verso le 15:30, abbiamo subito temuto d'aver perso la carovana, ma ci siamo fatti spazio tra i ranghi più stanchi della manifestazione per giungere fino al cuore di essa, coi carri che sparavano tech-house, d'n'b ed elettronica che farebbe muovere il culo anche a mio nonno in cariola. Finite le quattro birre nel giro di un'oretta (tutto quel camminare necessitava di reidratazione) cominciamo ad infilarci la manina in tasca per tirar fuori le monetine e comprare da bere direttamente dai carri: €1,50 una birra, grazie; €0,50 una sangria, grazie; birra; sangria; birra; birra; sangria. Tra un'orinata e l'altra - in vie in cui mai mi sarei aspettato di liberarmi della birra in eccesso accumulatasi nel mio corpo - e dopo esser passati di fianco allo stand di De Corato, momento in cui tante braccia col dito medio sollevato si sono alzate, arriviamo in Piazza Castello: i carri si fermino e comincino le danze! Incrocio e saluto gente, vecchie e nuove conoscenze, saluto ciao ciao con la manina o digrignando i denti, ed il tempo passa, passa veloce, tra un carro e l'altro, danzando e saltando come nidi di rondine con involtino primavera. Arrivano le 20, la metropolitana a questo punto sta chiudendo. Chube e Teo decidono di tornare a casa, noialtri invece rimaniamo ancora un po', tra deliziosi panini al prosciutto cotto (due al prezzo di uno) ed unte-bisunte frittelle. Giunge anche per noi l'ora di tornare a casa: le gambe sono stanche e ci tocca una camminata fino a Piola - casa di Marta - per poi tornare alle nostre rispettive case: è mezzanotte ma è come se fossero le 6 del mattino. Un breve stop all'Autogrill per un caffè ed una briosce che, sinceramente, non avevo nemmeno voglia di mangiare. Come ogni giornodopo oggi sono una merda che cammina. Ma sono soddsfatto e mi sono davvero divertito. E in pausa fino a venerdì. Deciso. |
madò che camminata..però bello!
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