Ho visto una foto del Giappone, di una macchinetta per le bevande, su cui c'è scritto KORA JUSU, ossia Cola Juice.. sì, perché lì qualcuno la chiama anche così. E m'è venuto un vuoto allo stomaco. Malinconia. Di un posto che mi è vicino di sangue ma lontano sotto tanti aspetti, primo fra i quali la distanza fisica.
Lo idealizzerò, molto probabile, ma mi manca.
Chissà come dev'essere, per un italo-giapponese cresciuto all'estero e giunto ad idealizzare il paese in cui è nato, vivere là.
Ritornarci l'anno prossimo? Direi proprio di sì. Ma vorrei riuscirci per qualcosa di più di un paio di settimane.
Tornando (essendo) in Europa, stasera, per la prima volta, metterò piede alla Scala, dato che, per il suo compleanno, ho regalato a Juliana due biglietti per un concerto sinfonico. Certo, reggere il confronto con un'arte tanto forte emotivamente - per me - come il Kabuki non sarà facile, ma dai, suvvia, diamo una possibilità a qualcosa di così fortemente vecchiocontinente.
Per l'occasione, J mi ha regalato un abito scuro, perché dietro, sul biglietto, mi dicono "Abito scuro obbligatorio". E io non ce l'avevo.
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