martedì 14 agosto 2012

Cose strane

Succedono sempre cose strane.

Si dice che la gente cresca; che cambi, ma in verità rimane uguale dentro. No, è vero, non tutta la gente.
Io sono io sin da quando ero piccolo così e mangiavo i nikudango che faceva mio padre. I quali, ora che sono adulto, vengono bene anche a me.

Sai quando dicono che un bambino se ne fotte di quel giocattolo nell'armadio finché qualcuno non glielo porta via? Di quel balocco che, se avesse una voce, romperebbe i coglioni dalla mattina alla sera dicendoti "Ehi, giochiamo? Giochiamo?", un po' come un Furby?

Se il bambino fosse un po' adulto penserebbe a come disfarsene; penserebbe a quanto sia una scocciatura tirar fuori il giocattolo e giocarci; penserebbe che quell'altro giocattolo è più figo e appena possibile ci gioca perché è più meglio ma però.

Poi però cosa succede? Che quel giocattolo che nemmeno gli piace troppo se lo prende in mano un altro bambino. Per una distrazione, per una fatalità, per una minchiata. Giusto quei due minuti. Giusto il tempo di andare in bagno o a far merenda con la Girella e quando torna in camera l'armadio è aperto e quel bambino - quel bambino che non si sa come sia entrato in casa, ma è una metafora, per dio - è lì che gioca con quel giocattolino.
Allora no, cazzo, non va bene! Quello è il suo giocattolo; deve stare nel suo armadio, scherziamo? E quando succede è un casino, perché tutte le sensazioni del bambino vengono stravolte. Ok, un bambino non capisce un cazzo tendenzialmente, ma qui si stanno usando metafore, per dio..

Uhm "Language" di Porter Robinson mi risuona nelle orecchie e suona anche bene, anche se è un progressive che si sposta leggermente verso le parti più commerciali dell'elettronica. Mi vien da pensare che possa essere il prossimo Tiesto.

Ops, scusate per la digressione.

Dicevo sensazioni stravolte. Quello che non voleva ora lo vuole, anche se sa che non è vero. Infatti non è vero, ma entrano in gioco altri fattori. Come ad esempio il senso di possesso infantile. Beh, è un bambino, mi sembra normale. Quindi si torna a giocare. Finché poi non tornerà la visione dell'armadio. Pensando a quanto sia una scocciatura dover giocare con quel giocattolo.

C'è stato un lungo periodo, anni fa, in cui ero sommerso da brutte sensazioni. È stato il periodo più fertile artisticamente e brutto e bello della mia vita, prima che quest'ultima si appiattisse. Si è appiattita perché avevo cominciato a provare sensazioni belle. E le sensazioni belle, si sa, impigriscono la mente. Perché le continue sensazioni belle; le sensazioni piatte senza picchi verso l'alto o il basso sono adatte alle persone banali e inutili.

Che bello, ogni tanto, tornare a provare sensazioni brutte. Ti fanno sentire vivo.

Peccato che durerà poco.

2 commenti:

  1. se si tratta di te durerà anche poco. Quando si tratta di me durano un tempo infinito

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  2. Ora che ci ripenso.. è durato circa una settimana.. dannazione a me e a quando ho cominciato a essere un po' adulto..

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