martedì 30 novembre 1999

Come ho cominciato?

SkyroadsIl primo, primissimo gioco su PC (quindi escludendo Intellivision, NES, SNES e GameBoy) su cui abbia mai messo mani - sul computer di mio cugino, che io non ce l'avevo nemmeno - fu Skyroads (prima immagine qui a sinistra). Sì, potrebbe sembrare un gioco di macchine, ma non c'erano avversari ed era un'astronave. Sul sito ufficiale (cliccando sul nome lassù) si può scaricare anche il gioco, che però probabilmente bisogna rallentare via software. Quindi roba da nerd. O da Davide, che gioca ai giochi di 10 anni fa.

Diciamo che poi ho cominciato subito con le avventure grafiche, prendendo in mano Indiana Jones and the Last Crusade, che si collegava al film omonimo.

Indiana Jones and the Last CrusadeIl primo cosiddetto survival horror ad entrare a far parte della mia collezione fu Alone in the dark (AITD), che vedete nella foto più in basso. In francese. Ed io il francese non lo conoscevo (non lo conosco tuttora), ma il gioco mi faceva cagare addosso, nonostante non capissi la storia. Ma poi, io dico, che senso affrontare un gioco la cui storia è un elemento importante e non capirla? Boh, fatto sta che, della stessa serie, seguirono AITD2 e AITD3. Del terzo, la musica è entrata nel mio catalogo mentale per sempre.
Tornando ad AITD, all'inizio del gioco si poteva scegliere di impersonare Edward Carnby o una donna. Lei non l'ho praticamente mai usata, ma lui.. era tutto ciò che non sarebbe ora un protagonista: magro, coi baffi, faccia da idiota (da quel poco che si poteva vedere tra i pixel). Ripensandoci ora, preferisco una cosa così che i supereroi di adesso muscolosi, ombrosi e blablacheduepalle.
Nel terzo capitolo, che avevo comprato in italiano, c'era un doppiaggio nella cutscene iniziale. Ecco. Una merda totale, ma proprio totale. Però talmente merdosa che anch'esso è entrato nel mio catalogo mentale.

Alone in the darkMentre smadonnavo in francese perché non sapevo che cazzo fare, mi passavo tutte le avventure grafiche - tipo Monkey Island - della LucasArts (tuttetutte). Era il mio genere preferito: prendi il pollo di gomma con la carrucola in mezzo ed usalo sul cavo; fai un cocktail di schifezze ed usalo per vincere la gara di sputo. Che giochi. Menzione speciale per The Dig e Full Throttle.

Ma in verità di giochi ne sono passati tantissimi, nel mio catalogo: Theme Hospital, Dungeon Keeper, Tomb Raider, Hexen, Doom, Quake, Commander Keen e mi fermo che la lista diventa lunghissima - oltre al fatto che nemmeno me li ricordo tutti.

I giochi erano giochi: uno se li comprava, se li giocava, ci si divertiva e poi diceva "Azz, che bello!". Ora non riesco più a ritrovarmi, nel mondo dei videogiochi.. il valore è dato dalla lunghezza del gioco stesso, dalla quantità di cose al di là del gioco stesso (raccogli tutte le code di lucertola per avere un bonus), dalla storia, sì, ma poi se c'è qualcosa di incongruente il nerd s'incazza..

In parole povere, videogiocare sta diventando troppo serio. Io mi sono un po' stufato, se devo dire il vero, ma non perché sto crescendo d'età, bensì perché mi manca quel giocare per passatempo che, oggi come oggi, diventa sempre più difficile se contemporaneamente si cercano quegli elementi che chiunque vorrebbe: bella musica, bell'audio, bella grafica, bei controlli.

Per fortuna ci sono i giochi da casual. Quelli sì, che mi divertono, me ne viene in mente uno che si chiama "Soul bubbles" per DS. Ma sì, va, metto il video in chiusura del post, così.

A cosa sto giocando ora? A Metroid Prime Corruption su Wii, perché i controlli sono davvero belli. Non soppianterà il mio preferito mouse e tastiera, ma sicuramente meglio che giocare un fps con un pad.

Buuuuuu a me stesso per questo post!



3 commenti:

  1. Sì, buuuuuu...
    In uno dei momenti più ricchi di qualità della storia del videogioco non mi puoi cadere nel più classico dei "si stava meglio quando si stava peggio". Il valore dato dalla lunghezza del gioco stesso è un falso problema, a me i giochi troppo lunghi rompono pensa te... Eppure ho trovato un sacco di roba molto buona da giocare nell'ultimo anno, quasi tutta finibile in una quindicina di ore. Finire il primo Monkey Island, senza sapere cosa fare, quanto tempo portava via? Probabilmente è cambiato, giustamente , il valore che dai tu al tuo tempo.
    Vedrai che se smetti di preoccuparti delle inutili code di lucertola, apprezzerai di più...

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  2. Tempo.. è solo quello, che manca.

    Ninja Gaiden 2 (la prima copia) venduto dopo tre giorni perché non avevo nessuna intenzione di studiarmi dodicimila combo e di combattere 13 volte contro lo stesso boss perché morivo in continuazione.

    Mass Effect venduto dopo 4 ore di gioco perché dupalle star dietro a quella storia così ricca e a tutti quei dialoghi.

    Ma le code di lucertola.. andare a prenderle fa parte del mio modo di affrontare un gioco: tirare dritto non ci riesco. E contemporaneamente non ho nemmeno la possibilità di approfondire bene. Insomma, è un gatto che si morde la coda, come Hashi che gira in tondo a mo' di whirlpool (lo so che è un cane, ma io ho due gatti e quindi va bene così).

    Tempo.. è solo quello, che manca.

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