Quando le onde di spazialità avvolgente di un brano come Svo Hljóttl dei Sigur Rós arrivano a scuotere una rabbia ormai assopita - e nascosta da una superficialità di comodo - anzichè irradiarti di grandiosa malinconia, significa che il mondo è tornato ad essere un luogo stretto.
E decidi di tentare per l'ennesima volta di sgretolare le pareti.
Io seguo il vento e lo cavalco.
Voi fate come volete, solo datemi la spinta che mi solleverà con grazia.
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